mercoledì 16 gennaio 2019

Mi trovi da Oasi Verde: TAMARI E SHOYU

Per la rubrica "Mi trovi da Oasi Verde" ti presentiamo questa settimana: 

TAMARI e SHOYU

ovvero WANDADOU JANGYOU e JANGYOU

Se non conosci ancora lo Shoyu e il Tamari è il momento per capire meglio cosa sono e come utilizzarli in cucina, in modo da iniziare a beneficiare delle loro innumerevoli virtù.




Il loro nome originale cinese (con cui vengono ancora chiamati nelle nostre confezioni) è Jangyou (in giapponese... Shoyu) e Wandadou Jangyou (in giapponese... Tamari);

Come ci insegna anche Dealma nel suo blog (riferimenti sotto), sono due tipi di salse di soia e rappresentano uno dei condimenti più popolari della cucina orientale. Derivano dalla fermentazione della soia e vengono usati per condire e insaporire cereali, verdure e legumi, in cottura o a crudo. Nella nostra cucina si usano per insaporire minestre, cereali, legumi, verdure crude o cotte. (per aprire il nostro articolo sul Miso clicca qui)

Lo shoyu ha un sapore più leggero, e contenendo il grano, contiene in modo naturale glutine di frumento

Il tamari ha un gusto più marcato ed è privo di glutine (quindi anche per celiaci)

Queste due salse fanno parte di quegli alimenti che in macrobiotica hanno uno spiccato effetto positivo sul corpo essendo Yang e alcalini; stimolano la sua naturale capacità di rigenerazione; contengono prebiotici che aiutano la flora batterica intestinale, vitamine, sali minerali e numerose proteine vegetali, che per secoli hanno completato l’alimentazione prevalentemente vegetariana dei popoli orientali.

Sono ottimi sostituti del Sale, rinforzano il Sistema Immunitario, il nostro Microbiota intestinale, alcalinizzano il sangue e facilitano la digestione...e non dimentichiamo il potere antiossidante. Sono anche impiegati nella preparazione di rimedi macrobiotici.

Ci sembra un bel biglietto da visita.. un bell'incentivo a scoprirli per poi innamorarsene !
L'importante è scegliere prodotti di sicura provenienza, lavorati e fermentati in modo tradizionale.
Venite e provateli da Oasi Verde, nelle nostre praparazioni gastronomiche...
vi spiegheremo con piacere come usarli....
...non potrete più farne a meno!


Gocce di storia

Anticamente in Oriente la soia non veniva usata come alimento, a causa della sua indigeribilità; ma ad un certo punto tutto cambiò; il primo Tamari nacque per caso, quando, nel dodicesimo secolo, il monaco buddhista Kakushin, iniziò ad utilizzare come condimento il liquido che si formava in fondo ai fusti di fermentazione del miso. Due secoli più tardi si cominciò a mettere sotto pressione la mistura in fermentazione, in modo da ottenere del liquido in maggiore quantità. Solo nel 1600 si iniziò a sperimentare l’aggiunta di grano tostato alla soia ed il sale: nasce il primo Shoyu. Dal 1700 il prodotto ha le caratteristiche che si sono tramandate fino ad oggi, ma con lo sviluppo tecnologico seguito alla seconda guerra mondiale, la lavorazione è diventata sempre più industriale. Fortunatamente filiere come la nostra, hanno mantenuto la lavorazione tradizionale, che fa di shoyu e tamari due condimenti di eccellenza dalle svariate proprietà nutritive. E’ importantissimo acquistare prodotti di qualità!!!, che provengono da produzioni super-controllate e hanno una qualità superiore al BIO.

(per aprire il nostro articolo sul Miso clicca qui)

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liberamente inspirato da:
http://www.laviamacrobiotica.it/la-salsa-di-soia-tamari-e-shoyu/