sabato 21 marzo 2020

RARO CADE CHI BEN CAMMINA

RARO CADE CHI BEN CAMMINA, ovvero, le 3 supreme leggi del nostro organismo.
Alle origini del movimento.

Una celebre frase di Leonardo da Vinci cita: “raro cade chi ben cammina”, che sottintende anche un cammino inteso come stile di vita. Se la corretta postura ha 3 SUPREME LEGGI che sono l’equilibrio, l’economia ed il comfort, lo stile di vita non è da meno e richiede un perfetto equilibrio tra psiche, struttura e biochimica. E' curioso e forse semplicistico pensare al nostro corpo come un insieme meccanico di parti assemblate insieme e separate le une dalle altre.  E' più sensato secondo me vederlo come organismo olistico, pienamente integrato, dove se tocchi qualcosa, altre parti ne risentono (mi viene in mente la romantica teoria matematica del famoso effetto "farfalla", che possiamo leggere qui, che forse riusciremo a leggere con altri occhi, dopo aver letto questo scritto) ma dove anche se ti prendi cura di una parte, anche le altre ne beneficiano. Pronti? via.





LE TRE LEGGI
Il corpo obbedisce a tre leggi supreme, in questo preciso ordine di priorità:
1) legge dell’ equilibrio.
L’equilibrio è di primaria importanza in ogni sua dimensione: fisico, posturale, ma anche alimentare, biochimico, acido-base, elettrolitico, viscerale, parietale, emodinamico, ormonale, neurologico, psicologico, emozionale.  Un esempio di tipo fisico, come ci spiega Massimo Cantara, mio maestro di Yoga, è senza dubbio rappresentato dalla "relazione oculo-sacrale": attraverso le gambe noi ci relazioniamo sempre con il terreno mentre gli occhi si debbono contemporaneamente trovare sulla direzione di marcia, il più possibile paralleli alla linea dell'orizzonte. Il nostro corpo farà il possibile per soddisfare questa regola che spesso diamo per scontata, ma che è in realtà un fattore estremamente condizionante.
2) legge dell’ economia.
Le soluzioni adottate per conservare l'equilibrio sono economiche, cioè l'organismo è costantemente impegnato a limitare al minimo il dispendio energetico al fine di conservare i suoi equilibri.
Ogni organismo ha il proprio potenziale energetico. Qualità e quantità influiscono enormemente sulla nostra capacità di relazionarci con l'ambiente circostante. La nostra vita è fortemente condizionata dalla relazione che esiste tra la quantità di energia che riteniamo di possedere e le richieste che ci vengono fatte od imposte dall'ambiente, come ci ricorda ancora Massimo; la differenza tra le due esprime ciò che noi siamo: se questa esprime un surplus energetico, avremo risorse da destinare ad attività che possono arricchire la nostra vita, se invece la differenza dimostra un deficit energetico, le risorse saranno dirottate a mantenere attivi i distretti vitali. Più questo deficit sarà importante, più il nostro corpo deciderà di funzionare in economia, ad un regime energetico inferiore, e di deviare l'energia dall'esterno e da distretti corporei secondari a tutti quei distretti ritenuti essenziali alla vita.
3) legge del comfort (assenza di dolore).
Il nostro corpo, se possibile, svolgerà queste funzioni nella condizione di maggiore confort possibile, ovvero con il minor dolore possibile. 

SCHEMA ANTROPOLOGICO NATURALE E FISIOLOGICO
Nella nostra armonia naturale e fisiologica, nel caso cioè della persona forte e sana, l’organizzazione generale del corpo risponde ad una necessità di relazione nella vita. Il corpo è fatto per osservare, percepire, reagire, dare, prendere, creare, correre, fuggire, spostarsi per cercare cibo, cacciare etc. così da essere felici, pieni di energia e senza dolori; le catene muscolari, la buona postura, i buoni pensieri ed una buona nutrizione assicurano tutto questo. Il nostro organismo è disegnato per questo.


SITUAZIONE DI ADATTAMENTO
Da "pochi" anni l’uomo si è inventato pavimenti, strade, città, fino ad arrivare alle automobili, compüter, televisioni, ascensori, tapis roulant, videogiochi, videoterminali etc. Ci muoviamo sempre meno e peggio, mangiando sempre di più e in maniera meno naturale. Ci stiamo allontanando dalla nostra fisiologia innata. Ma il corpo è intelligente, quindi in base alle 3 leggi, varia la sua organizzazione al fine di conservare l’equilibrio ma accordando priorità all’assenza di dolore.
Il corpo fa di tutto per non soffrire. Nasconde, si distorce, diminuisce la sua mobilità nella misura in cui questi adattamenti difensivi, meno economici, gli fanno ritrovare il confort.
In altre parole, in situazioni di malessere la priorità è ribaltata, ad esempio in caso di dolore il corpo potrebbe ricercare una posizione principalmente di comfort, sebbene in equilibrio instabile e molto dispendiosa dal punto di vista energetico.

E' sotto gli occhi di tutti che variamo la propria postura in relazione al proprio umore; la persona triste, avvilita o peggio stufa della vita ha un portamento chino, vinto dalla forza di gravità, ingobbito o con le spalle ciondoloni. Alla lunga questi adattamenti ovviamente diventano cronici e ci porteranno progressivamente a sviluppare problematiche osteoarticolari, anche importanti.
Ma, ritornando al punto, e' generalmente chiaro adesso che il disequilibrio emozionale induce dei compensi posturali che si sommeranno ai vizi di posizione determinati dalle posture lavorative quasi sempre scorrette, proprio in ottemperanza alle tre leggi citate.
Dolori articolari, mal di testa, mal di schiena, sono sempre più frequenti, il nostro modo di vivere, almeno quello più comune, ci porta a ricercare le vie più brevi, una pillola, una iniezione, l’obiettivo è soffocare il sintomo, dimenticando la nostra fisiologia ancestrale.
La buona notizia è che il nostro network interno possiede dei collegamenti talmente raffinati che i feedback indotti possono svilupparsi in ogni direzione. Vediamo come.

LA POSTURA


Difficile definire la postura con poche parole; sicuramente essa non si lega solo agli aspetti meccanici del nostro corpo; con immagini, possiamo vedere la postura come la memoria della nostra storia vissuta. La postura è la rubrica dei nostri appuntamenti passati e futuri. E' evidente cosi che essa è influenzata dalle nostre condizioni emotive e cognitive?
La nostra postura condiziona ed è a sua volta condizionata dal nostro stato emotivo, ma è interessante sapere anche che molte problematiche osteoarticolari sono strettamente correlate a vizi posturali. Gli studi più approfonditi ci permettono di comprendere che la postura è strettamente correlata agli stati emotivi e a alla componente biochimica del nostro organismo.

LE FASCE - QUESTE SCONOSCIUTE

La buona coordinazione dell’ organizzazione generale dell'organismo passa attraverso le fasce. Ogni struttura connettiva (guaine, tendini, legamenti, etc.) fa parte, sul piano funzionale, di un’unica fascia, che avvolge, senza soluzione di continuità, tutti i muscoli, le ossa, i visceri e gli organi, in un network misterioso ed affascinante, che solo negli ultimi anni è stato approfondito dalla scienza. Ma nella fascia scorrono anche i canali energetici (le Nadi, nelle quali scorre il Prana secondo gli indiani; i meridiani, nei quali scorre il QI, secondo i cinesi) quindi possiamo immaginare il sistema fasciale come il ponte tra il corpo fisico e il sistema energetico. Ci sono così tante terminazioni nervose negli strati di fascia, che alcuni lo considerano un organo sensoriale in sé e per sé.
Tornando al punto, quando lo stiramento delle fasce avviene oltre la costante fisiologica, si ha una tensione dolorosa che scatena per via
riflessa delle tensioni muscolari, penalizzando la legge del comfort e quindi dovendo rivedere tutti gli equilibri. Ma non solo; le funzioni interne sono catalizzate (influenzate) dal movimento delle strutture periferiche. Se la nostra mobilità muscolo-scheletrica si altera, si ha un rallentamento di una o più funzioni viscerali. Di riflesso, la disfunzione di un  organo interno, con fenomeni di congestione, steatosi o di sclerosi, modifica col suo peso o la sua retrazione il sistema di sospensione fasciale, la sua funzionalità e può essere causa di perdita di mobilità.


CORPO OLISTICO - TUTTO CONNESSO
Adesso è più chiaro, che è tutto interconnesso: la nostra postura CONDIZIONA, ed è a sua volta condizionata dal nostro stato mentale ed emotivo. Adesso si capisce meglio l’importanza di un buon rapporto articolare, di una buona statica, di un corpo armonico, e di una buona mobilità, come rappresentato da Leonardo nel famoso Uomo Vitruviano, manifesto principale di questo articolo; la proverbiale "Educazione Fisica" diventa fondamentale, meglio se giornaliera. Adesso si capisce che una buona dieta alimentare ed emozionale influisce positivamente sull'organismo fisico. Ma non solo; quando si conoscono le strette relazioni delle fasce con l’alimentazione, il drenaggio, le difese, si realizza che il recupero della fisiologia meccanica può essere possibile solo se lo si aiuta nelle altre funzioni, e che il salto di qualità delle proprie emozioni e lucidità mentale può essere corroborato da una appropriata pratica fisica.


CONSEGUENZE PRATICHE

Sul Fisico e sulla Postura.
1) L’uomo moderno cammina come se si spostasse su una "ruota quadrata", o come se spostasse un masso in salita, quindi consumando un sacco di energia. E' necessario ritrovare consapevolezza del nostro organismo, stondare la ruota, rimpicciolire il masso ad un sassolino, al fine di avere una vita più semplice, armonica e felice. Molte problematiche osteoarticolari sono strettamente correlate a vizi posturali, e quindi strettamente legate alle nostre emotività.
Per fare un esempio: camminare su pavimenti levigati o su strade asfaltate non fa parte di quanto la nostra evoluzione ha previsto portandoci a diventare esseri umani, stiamo quindi pagando la nostra ignoranza motoria con compensi posturali sicuramente dannosi. Passeggiare in campagna, nel bosco, ottenere postura corretta; tutto ciò migliora l’umore.
2) In quei paesi meno sviluppati tecnologicamente, le persone sono ancora più vicine ad una vita più naturale e raramente soffrono di mal di schiena e dolori articolari; sono molti gli autori che portano questo esempio come punto di partenza per spiegare l’importanza di un corretto allineamento posturale.
3) Gli Yogi praticano lo yoga per trovare la libertà fisica necessaria alla loro elevazione mentale e spirituale. Nelle arti marziali il corpo stesso diviene strumento di emancipazione: attraverso lo studio della tecnica, tramite disciplina e regole apparentemente rigide,si riesce ad acquisire la libertà necessaria e l’equilibrio spirito-mente-corpo. Anche gli antichi occidentali ce lo hanno insegnato: “mens sana in corpore sano”.
Sono fermamente convinto che anche pochi minuti di attività fisica giornaliera mirata (precedenza allo stretching, come ci insegna Massimo Cantara) possano decisamente migliorare la qualità della nostra vita.

Sulla salute degli organi interni.
3) Quando abbiamo la febbre, il corpo modula l'assetto energetico al fine di curare gli organi interni interessati, togliendo energia in periferia; in questo contesto, secondo le tre leggi, il comfort e l'equilibrio si pagano con un maggiore dispendio di energia da cui deriva una maggiore stanchezza, e la naturale conseguenza è stare distesi a letto.
4) Siamo costantemente costipati a livello intestinale, ed in molti non ce ne accorgiamo, perché, il corpo, dopo tanti costosi segnali di dolore che ci ha dato e che abbiamo ignorato, si è stufato di avvisarci, proprio come smette di farci tossire dopo l'ennesima sigaretta che abbiamo provato e che non abbiamo rifiutato. Questa costipazione silente influisce sulla nostra forza e mobilità fisica; quando mi alleno, sento la differenza in termini di forza e stanchezza, tra quando mi sono nutrito in modo naturale e funzionale, e quando invece ho ingerito cibarie a caso, secondo istinto (N.d.R.). Come detto, tutto è interconnesso, la disarmonia presente negli organi si riflette dappertutto, nella forza esterna, nella lucidità mentale, ecc.. Inesorabilmente, se continuiamo ad ignorare i segnali che il corpo ci manda, la malattia si espande silente negli organi interni, invece di venire fuori allo scoperto (parleremo in un prossimo articolo degli stadi della malattia)
5) Come anticipato all'inizio, anche l'alimentazione (qui , qui e qui articoli da leggere) ed i pensieri devono essere in equilibrio, in quanto fondamenti del nostro stile di vita, e parti costituenti del cosiddetto triangolo della salute, che affronteremo in un prossimo articolo.

Fabio Rugi, per Oasi Verde

fonti:
Il corpo pensante. Equilibrio e dinamica del movimento umano - Mabel E. Todd
Allungarsi per allungare la vita - Massimo Cantara
https://greendoctoracampora.wordpress.com/2015/08/29/equilibrio-muscoli-fasce-visceri/
https://www.wibtfi.it/art-08-postura-e-dintorni/
https://www.rolfingveneto.org/post/2019/01/30/la-meraviglia-della-fascia
https://fasciayoga.wordpress.com/2016/10/19/che-cose-il-tessuto-fasciale/
https://terapiacorporea.com/2017/10/14/la-fascia-come-organo-di-senso/