mercoledì 1 maggio 2019

Yin-Yang: Sperimentazione, Flessibilità ed Equilibrio


Yin-Yang: Sperimentazione, Flessibilità ed Equilibrio.

Yin-Yang. Ma che legge rigida! Un dogma, una religione quasi! Tutto così difficile! Sicuri? Macchè?!? il contrario esatto! Le parole chiave sono: Sperimentazione, Flessibilità ed Equilibrio. Vuoi saperne di più?




Riprendiamo l'interessantissimo argomento dello Yin-Yang.  Argomento non semplice da capire all’inizio, ma questa comprensione ti aiuterà a non rendere il tuo comportamento alimentare ottuso, a non cadere nel dogmatismo e nella rigidità, e ti porterà a sperimentare liberamente, con flessibilità ed equilibrio. Chiariamo meglio.


Sulla Sperimentazione.
Un bell'aforisma cita : "l'esperienza è il tipo di insegnante più difficile: prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione". Bellissimo. E verissimo no??
Sperimentare vuol dire fare esperienza, cioè vivere appieno il momento presente, usando, oltre il tuo cervello, anche i 5 sensi. 

Quando sei un neonato, impari a camminare non seguendo delle regole, ma semplicemente provando, cadendo e riprovando ancora.

Meglio se sperimenti anche con passione, perché solo questo rimane impresso in te, quindi abbi cura di fare il più possibile esperienze di carattere positivo ed in linea con i tuoi valori.

"La vita è un viaggio sperimentale, fatto involontariamente"; dice Fernando Pessoa. Cerca di renderlo volontario! Tutti dovremmo essere dei ricercatori. "Cercare tutta la vita" non significa non trovare mai, ma trovare sempre: ogni giorno trovi nuovi risultati, che ti incoraggiano a cercare e sperimentare ancora, senza timore di perdere qualcosa ma con la certezza di acquisire sempre nuove prospettive! Quando trovi qualcosa, ti basta per poco e poi ti metti a cercare di nuovo. La vita è così. Il bello è cercare, non trovare, e questo è stato anche dimostrato da uno studio sugli animali...ma non ricordo quale... sigh... appena lo trovo aggiornerò l'articolo...

Allo stesso modo, in cucina, cerca di non mettere etichette troppo rigide; quando diventi troppo schematico non cerchi più e ti precludi situazioni nuove che potrebbero capitarti e magari aiutarti a risolvere un problema.
E' sempre bene mettersi in gioco e cucinare provando nuove modalità..  ..all'inizio sarà difficile, ma una volta interiorizzate le regole di base.. sarà molto utile e bello trovare nuovi equilibri tra Yin e Yang, nuovi schemi, organizzarsi in modo diverso e migliore ecc... provare per credere!!!


Sulla Flessibilità.
Qui possiamo veramente aggiungere poco.  Fiumi di aforismi spopolano sul web, sull'importanza di essere flessibili.
Charles Darwin diceva: "non è la specie più forte che sopravvive, ma quella che meglio si sa adattare ai cambiamenti".
Devi imparare ad adattarti, rimodellarti sulle nuove situazioni, anche non positive, per essere in grado di fare tesoro delle lezioni ricevute.

In Macrobiotica. È sbagliato pensare che le Filosofie Orientali sono rigide; tutt'altro; in genere esse sono aperte, flessibili e adogmatiche; questa apertura mentale ha portato all'esistenza, nelle stesse, di diverse scuole senza che vi siano netti scismi; senza dogmi fissi, si accettano le teorie delle altre scuole come si accettano diverse teorie fisiche, finché una non si dimostra migliore delle altre. La trasmissione da maestro ad allievo, che spesso viene considerata tipica delle filosofie orientali, avviene attraverso dialogo e confronto, e non esclusivamente attraverso dogmi. E quindi anche la tua alimentazione dovrà essere flessibile e varia, come flessibile e vario è l’ambiente ed il contesto in cui vivi, in cui in ogni momento, ogni giorno, ogni periodo, cambiano le energie in gioco (alternanza atmosferica, delle stagioni, del movimento che fai, dello stress che accumuli ecc.).


Sull'Equilibrio.
Questo è l'argomento più corposo... 
Possiamo affermare che un'alimentazione equilibrata e sana comprende sia cibi Yin che cibi Yang perché il nostro corpo ha bisogno sia degli uni che degli altri. La persona che si trova nella condizione di aver mangiato troppi cibi Yang è inevitabilmente attratta successivamente dai cibi Yin, e viceversa.

Partiamo subito con un esempio evocativo...
La civiltà preistorica dei cacciatori-raccoglitori seguiva un'alimentazione contenente più cibo animale, vegetali selvatici e meno carboidrati provenienti da semi e tuberi. Questo bilanciamento Yin-Yang, per estremi, era possibile solo in quelle determinate condizioni di vita (dove si faceva moltissima attività fisica e si aveva a disposizione alimenti assolutamente naturali e integrali ricchi di tutte le loro qualità nutritive originarie), ben diverse da quelle presenti nel mondo moderno, e sulla base di alimenti ben difficilmente reperibili oggi.

In una civiltà come la nostra è preferibile trovare equilibrio basandosi su alimenti meno estremi (cereali integrali, legumi e verdure di stagione, e questo l'abbiamo visto già ampiamente, qui e qui) e più bilanciati in termini Yin-Yang.

Ad esempio, il prosciutto, gli insaccati e i cibi salati, Yang, contraggono e asciugano il corpo.
Quando ne mangi una grande quantità senti un forte richiamo di alimenti Yin, ad esempio i liquidi (come il vino, che abbini molto volentieri infatti ad un buon tagliere o ad una bella fiorentina!!!), la frutta, i dolci e i gelati. Ovviamente da non fare tutti i giorni! Ti ricordiamo che 100 anni fa la carne si mangiava di norma una volta a settimana... e questo articolo ti spiega bene cosa mangiano le popolazioni più longeve del pianeta.

Di contro, l'organismo, per bilanciare il corpo dopo l'esagerata introduzione di cibi Yin (che provoca una diminuzione di sali minerali), alza il desiderio di cibi salati e concentrati (per reintegrare il sale perso dall'organismo e cercare l'equilibrio).

Anche i condimenti apportano un equilibrio, per estremi. Il sale, molto Yang, sarà bilanciato da olio e/o aceto, molto Yin. L'uso occasionale di alimenti più Yang come le uova potrà essere equilibrato da una bevanda Yin come il vino.
Gli alimenti quindi non sono più entità singole separate le une dalle altre ma diventano parti di un tutto che presenta un suo equilibrio complessivo!!! (tema del prossimo articolo).

Finché si consumano con maggiore misura e frequenza gli alimenti che occupano le posizioni centrali della scala qui riportata e con molta moderazione quelli che sono più squilibrati verso gli estremi, l'organismo tende ad essere spontaneamente forte e in salute.

Ogni tanto, quando non hai la possibilità di disporre del cibo migliore, o del tempo o della possibilità di cucinarlo a dovere, potrai permetterti, con arte, di mangiare alimenti più estremi, pur senza perdere il filo del tuo equilibrio, e senza per questo scivolare in una condotta alimentare priva di senso. Ovviamente in questi casi devi essere maggiormente più cauto, ma la consapevolezza che esistono punti di equilibrio diversi ti tornerà molto utile e ti darà, ripeto, libertà e forza!

Potrai anche assegnare all'alimentazione un valore Jolly, che ti potrà permettere di riequilibrare l'organismo per adattarlo meglio ai mutamenti di stagione; infine diventerai gradualmente capace di adattarla ulteriormente in funzione di esigenze specifiche che possano sorgere nel corso della tua vita (il progressivo invecchiamento, il tuo stato di salute o malattia, la presenza di altre situazioni particolari come ad esempio una gravidanza, tutti casi specifici che tratteremo in futuro).

Interessante non credi?

A presto.

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liberamente inspirato da:
Carlo Guglielmo. Eco Dieta